Questo libro raccoglie i contributi che docenti, ricercatori e borsisti della Facoltà di Architettura di Reggio Calabria hanno prodotto in occasione del Concorso Nazionale “Una via, Tre Piazze” bandito dall`Amministrazione Comunale di Gela nel 1993.
Come è noto in quella occasione moltissimi gruppi italiani aderirono all`iniziativa con una partecipazione che era direttamente proporzionale ad una visione di impegno civile per un concorso che veniva caricato di diversi significati. A due anni dal concorso il dibattito e il confronto che aveva motivato tante adesioni sembra sopito. Da qui la scelta di pubblicare sette progetti di partecipanti legati in varia maniera alla Facoltà di Architettura di Reggio Calabria.
La selezione dei progetti è varia, tanto per i differenti approcci che per i modi di intendere il progetto. La selezione è significativa per i riconoscimenti di alcuni di questi lavori che sono stati presentati in occasione di mostre presso divere sedi accademiche o che, come nel caso del gruppo Ghersi, hanno ottenuto una segnalazione della Giuria del Concorso.
Alla base della scelta di pubblicare questi materiali sta il riconoscimento del significato della partecipazione al Concorso come occasione di rilancio di un dibattito sulla progettazione urbana in aree e zone di complessa interpretazione. L`alternativa è che i contenuti e lo stesso significato che è stato attribuito al Concorso dai partecipanti siano dispersi nel conto delle “occasioni perdute” della cultura siciliana e dello stesso dibattito nazionale.
La prefazione di Alessandro Anselmi contribuisce a definire e rilanciare una riflessione critica sui problemi del rapporto tra architettura e città.
Giuseppe Arcidiacono e Massimo Lo Curzio sono docenti presso la Facoltà di Architettura di Reggio Calabria, dove, si occupano di ricerca nei settori della progettazione e del restauro.

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