La presentazione del volume che raccoglie gli atti delle prime sei edizioni dell’Ἀγὼν Ζαγκλαῖος (2014-2019), altrimenti detto Certamen Graecum Messanense, organizzato dal Liceo classico “G. La Farina”, suscita una riflessione sul destino degli studi classici in Italia e in Europa, sul quale sembrerebbe pendere come una spada di Damocle una katastrophē annunciata dagli spietati profeti dell’utile a tutto vantaggio del preponderante interesse per gli studi economici.

Una battuta tanto mordace quanto irriverente sorge spontanea: se quello che abbiamo sotto gli occhi è il risultato dell’attività di studio di vecchi e nuovi economisti, perché non auspicare un massiccio ritorno agli studi classici, animati da quel corretto uso del logos che, secondo l’assioma isocrateo, identi ca la parola, guida di tutte le azioni e di tutti i pensieri, con il ben pensare?

Nella logica di un dichiarato e rinnovato amore per la cultura classica si sono posti in questi anni sia i certamina di traduzione di lingua greca, sia le tante pregevoli iniziative volute dal liceo “La Farina” volte a far emergere le qualità dell’ingenium di tutti quei giovani che recepiscono il messaggio lanciato dalla scuola e dai suoi operatori a favore degli studi classici. Su di essi, infatti, lievita la formazione integrale della persona che costituisce la ragione di fondo dell’istituzione dell’ Ἀγὼν Ζαγκλαῖος, nato quasi per s da nell’A.S. 2013/2014 e grati cato nel corso degli anni da un signi cativo e crescente apprezzamento, riconosciuto sia con l’accreditamento dei vincitori alle Olimpiadi nazionali di lingua greca che si svolgono annualmente in una città italiana sempre diversa, sia con la disponibilità dichiarata di valenti docenti universitari relatori di importanti lectiones magistrales, raccolte con cura in questo importante volume, anch’esso tributo al valore dei classici.

La scelta dei brani da tradurre tratti dalle opere di Tucidide, Platone, Plutarco, Isocrate, Senofonte, effettuata da una quali cata commissione, non è stata mai casuale ed ha costituito spunto per le puntuali ri essioni con cui il professor Renzo Tosi ha aperto, anno dopo anno, con una continuità encomiabile, la cerimonia di premiazione di fronte ad un pubblico di giovani studenti, di docenti di lingua greca e latina e di semplici cultori del valore dei classici.

Con compiacimento ho visto crescere negli anni il numero degli studenti partecipanti all’ Ἀγὼν Ζαγκλαῖος, occasione per mettere in mostra la capacità di ospitalità del nostro liceo, tradizionalmente aperto all’accoglienza e alla comprensione autentica dell’altro.

Il liceo “La Farina” ancora una volta si è fatto promotore di un’operazione culturale che non è ne a se stessa, in quanto come la mediazione fra le due lingue, la greca e l’italiana, avviene frase dopo frase, parola dopo parola, in un’operazione di travasamento, così la intenzionalità autentica della scuola può essere assimilata ad una operazione di valenza interculturale, tanto più importante in un’epoca di intolleranza come quella in cui stiamo vivendo.

L’idea di dedicare questo volume a Liliana Segre non è pretestuosa, ma si lega come un lo rosso all’auspicio di una palingenesi della nostra società che, uscendo dalla barbarie, sia capace di attingere da un mondo di pace e giustizia, alimentato dalla ragione e dalla libertà, valori fulcro della cultura classica.

Tipologia Libro

Cartaceo, Ebook

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