Pare che il nome Fitalia risalga agli antichi greci che nella vallata del Fitalia trovarono un terreno adatto alla coltivazione e perciò lo chiamarano Fitalìa, termine greco che indica proprio questa caratterisca.
La chiesa madre, il SS. Salvatore, è stata di recente restaurata ed i lavori hanno messo in luce l’originaria struttura, datata 1515, ampliata e ristrutturata su tre navate. I recenti restauri l’hanno liberata da parti aggiuntive del tardo settecento, riportando alla luce il cinquecentesco colonnato in pietra arenaria. Custodisce una statua della Madonna col Bambino, opera della bottega di Antonello Gagini, altre minori opere e un gruppo di raffinate oreficerie.
Dalla parte nord dell’abitato di S.Salvatore si può ammirare, nelle belle giornate, con l’aria limpida, lo spettacolo incantevole delle Isole Eolie.
Al mio paese c’è stata una forte emigrazione perché gli abitanti non riuscivano a trovare lavoro e andavano a cercarlo all’estero.
La coltura arborea a maggiore diffusione nel territorio, oltre all’ulivo, è il nocciolo. Si tratta di una pianta a cespuglio che predilige la media-alta collina. Caratterizzata da una lunga fioritura invernale, la raccolta dei suoi frutti cade tra i mesi di agosto e settembre. Il consumo prevalente delle nocciole è nell’industria dolciaria.