ā€œImmagini di Messina 1908-1909ā€ fa seguito a una precedente opera della stessa editrice pubblicata nel dicembre del 2007, ā€œIl Terremoto dei Terremoti ? Messina 1908, dello stesso autore, lo storico messinese Franz Riccobono, direttore, fra l`altro, della collana ā€œMessina e la sua Storiaā€.
ā€œImmagini di Messina- 1908-1909ā€ si compone di due parti, l`una complementare all`altra. La prima, costituita da un saggio, suddivisa in sintetici ed efficaci capitoli, in cui vengono ripercorse, come in un caleidoscopio, le vicende drammatiche, che, nel corso della sua storia, hanno visto protagonista una terra ā€œballerinaā€, partendo dall`origine mitica dei terremoti nello Stretto fino alla tremenda tragedia del 1908, che ha quasi raso al suolo una cittĆ , cancellandone il volto e segnando ā€œmutamenti radicali ed a volte irreversibili nella vita e nelle abitudini dei messinesiā€. La seconda, formata da una ricca iconografia di 150 immagini, molte delle quali inedite, suddivise per gruppi, provenienti dall`archivio dell`autore, che costituiscono un itinerario visivo, organico e articolato, di grande impatto emotivo, volto a marcare momenti di dolore e di macerie, di vita e di morte, di una cittĆ  martoriata, che, nel corso dei secoli, ha dovuto subire i tremendi colpi inferti dalla natura e, al contempo, un massiccio vandalismo ad opera degli uomini.
Passione civica e serietĆ  documentaristica, acume critico e severitĆ  investigativa, capacitĆ  rara di leggere oltre le immagini, sono i caratteri basilari di quest`opera.
Ma ĆØ nell`esegesi critica di quanto avvenuto nell`immediatezza dell`evento e nelle modalitĆ  degli interventi attuati subito dopo, che Franz Riccobono dimostra avvedutezza e capacitĆ  analitica da poter accreditare al suo volume un indiscutibile valore propedeutico.
Senza sminuire l`entitĆ  del disastro, mediante un`attenta analisi dei documenti dell`epoca, delle testimonianze, della documentazione fotografica, Franz Riccobono tende a smentire numerosi luoghi comuni, esagerazioni e bugie, che determinarono strumentalizzazione, speculazione e benefici di cui godettero solo pochi privilegiati.
Un discorso a parte meritano le Immagini riprodotte nel volume, suddivise in cinque gruppi, un itinerario attraverso i luoghi della memoria, che mostrano un paesaggio apocalittico, quasi surreale, se non fossero di drammatica realtĆ . Numerosi fotografi, alcuni professionisti, altri dilettanti, fissarono sulle loro lastre le macerie di una cittĆ  sbriciolata e quasi rasa al suolo. Pittori insigni diedero origine a una smisurata produzione di cartoline postali, talvolta ritoccate e artefatte, che perĆ² resero possibile diffondere nel mondo le immagini di una immane tragedia.

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