Questo interessante testo, curato dallo storico Marco Grassi e promosso dalla benemerita Confraternita di Santa Maria La Nuova, ci offre importanti spunti storici, artistici e devozionali della Messina di inizio Seicento. Quattrocento anni fa si rinnovava nel borgo San Leone il legame di Messina con la Vergine Maria. Un presunto evento prodigioso di un antica tavola della Madonna Odigitria confermava ancora una volta la particolare devozione del Popolo Messinese alla Madre di Cristo. La Veloce Ascoltatrice è un segno costante della storia della nostra Città e della nostra Arcidiocesi, un sostegno, uno sprone, un incoraggiamento nei momenti difficili. L’esperienza di questi mesi, legata all’epidemia di Covid – 19, ci ha fatto constatare ancora una volta che su di noi, a protezione, vi è il manto di Maria, come quello raffigurato nell’antica iconografia della Madonna Nuova. Maria non ci abbandona e per questo ringraziamo il Signore anche per i quattrocento anni di storia mariana che il prof. Grassi ha saputo narrare in queste pagine legandole anche alle vicende storiche, culturali e politiche della Messina del tempo. Ringrazio coloro che si sono impegnati affinchè si ricordasse degnamente questo particolare anniversario che si conclude anche con il 60° anniversario di sacerdozio del rettore padre Gaetano Clemente, infaticabile sacerdote della nostra Arcidiocesi che continua con abnegazione a servire il Popolo Santo di Dio nelle chiese di San Giovanni Decollato e Santa Maria La Nuova. Un particolare augurio va alla Confraternita di Santa Maria La Nuova, guidata dal governatore Domenico Pelleriti, affinchè questi quattrocento anni di storia possano servire a mantenere e sviluppare sempre più quei principi fondamentali di Fede, Carità e Fratellanza che ogni confraternita deve irradiare nella società odierna.