Giuseppe Rando è professore ordinario di Letteratura Italiana nonché Direttore del Dipartimento di Studi Linguistico-Letterari e della Documentazione Storica e Geografica presso l’Università degli Studi di Messina. È membro del Comitato Nazionale per l’Edizione
Nazionale dell’Opera Omnia di Federico De Roberto e componente del Comitato Scientifico della Fondazione Corrado Alvaro.
Ha pubblicato saggi e volumi su autori maggiori e minori della letteratura italiana e segnatamente su Parini (Parini e il Sublime, «Rivista di Letteratura Italiana» 1999), Alfieri (Tre saggi alfieriani, Roma 1982; Alfieri europeo: le «sacrosante» leggi, Soveria Mannelli,
2007), Leopardi (La norma e l’impeto. Studi sulla cultura e sulla poetica leopardiana, Torino 1997; La personalità del testo, Roma 2006), Verga (La bussola del realismo, Roma 2002), Pirandello (La personalità del testo, Roma 2006), Alvaro (Alvaro narratore. L’officina giornalistica, Reggio Calabria 2004), Moravia (La bussola del realismo, Roma 2002). Studioso di letteratura meridionale, ha curato la pubblicazione di raccolte di novelle di Enrico Onufrio, di Edoardo Giacomo Boner, di Giovanni Alfredo Cesareo, di Nicola Misasi, di Grazia
Deledda. Ha pubblicato gli Atti del Convegno di Messina (11-13 dicembre 2003), su Narrativa minore del secondo Ottocento in Sicilia, Messina, 2004. Ha raccolto in volume le Novelle disperse di Enrico Onufrio (Messina, 2004) e, nel 2007, presso Rubbettino, i racconti
dispersi di Corrado Alvaro, col titolo Gente che passa.
Fra le sue opere si segnalano inoltre: L’oboe solitario. Giuseppe Aurelio Costanzo, Messina, 1992; La narrativa di Edoardo Giacomo Boner. Novelle messinesi e leggende boreali nel crepuscolo del Verismo, ivi, 2002.