Dai tempi delle riforme della prima metà del novecento che seguendo un modello tedesco come altre nazioni europee, avevano portato il nostro sistema scolastico ad un livello in grado di dare un’ottima preparazione di base ai giovani che hanno ricostruito il paese dopo le distruzioni della guerra, ogni tentativo di modificarne la struttura si è rivelato non solo infruttuoso ma anche deleterio.
Si è pensato che l’imposizione di tanti sacrifici, fosse non più consono ai tempi moderni e che l’autorità dei maestri e dei professori fosse addirittura eccessiva, che l’introduzione di una maggiore democrazia e libertà nelle relazioni tra docenti e discenti fosse auspicabile per migliorare il livello di apprendimento.
Alla luce dei risultati raggiunti, non sembra all’A. che ha attraversato tutto questo periodo, che si siano raggiunti i risultati sperati ma che questi siano stati deludenti.
Ne consegue che la preparazione degli studenti appare meno efficiente di prima e molti nostri giovani, senza loro colpa, si trovano in notevole difficoltà nell’affrontare le professioni prescelte.
Tra questi coloro che intendono dedicarsi alla professione medica appaiono tra i più sfortunati perché per la Sanità si è fatto in passato, molto poco e se ne sono viste tutte le carenze in questi mesi, in cui si sono dovute affrontare le battaglie più ardue contro il temibilissimo “corona virus” che ha invaso drammaticamente il mondo.
Il nostro personale sanitario cui erano sempre state addossate quasi tutte le colpe della “malasanità“ ha risposto con dedizione e coraggio a questa invasione, pure in assenza spesso di una adeguata protezione, e molti di loro hanno sacrificato persino la propria vita.
Sono essi gli “eroi” di questa guerra e per essi i valori più importanti, la dedizione al lavoro e la donazione di sé stessi per aiutare i fratelli in difficoltà, che hanno rappresentato le motivazioni più nobili nella scelta del loro mestiere, hanno sempre prevalso sull’interesse personale.
L’ A. carico di una lunga esperienza sia didattica che clinica, mentre sente prima di tutto, di esprimere la sua massima riconoscenza, per quanti sono accorsi, anche da pensionati, e incuranti dei pericoli cui andavano incontro, per alleviare le sofferenze dell’umanità, si rivolge ora a coloro che appena terminato il corso degli studi, devono affrontare in un prossimo futuro la vita professionale in un campo oggi diventato molto difficile e pieno di ostacoli.
Allo stesso tempo si augura che presto possa verificarsi la fase della ripartenza dopo i disagi da tutti vissuti per questa terribile esperienza, e che i nostri governanti possano avviare una giusta riforma della Sanità e delle scuole di Medicina che tenga nel giusto conto l’esperienza acquisita, per evitare in futuro gli errori di gestione commessi in questa ultima occasione.
Il nostro sistema sanitario deve essere assolutamente completamente riformato a cominciare dal corso di laurea, dalla gestione delle Scuole di specializzazione e dalle possibilità di una carriera nel campo universitario e primariale in cui viene dato il giusto valore alla meritocrazia e alla preparazione e non alle spinte politiche o sindacali.

Tipologia Libro

Cartaceo, Ebook

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