Distribuiti nei vari capitoli sono affrontati i diversi temi della vita e delle tradizioni popolari. Il lettore è accompagnato in una serie di itinerari culturali che non tralasciano alcun aspetto del territorio calabro-peloritano: – gli elefanti fossili, che forse dettero origine alla leggenda dei Ciclopi; – i pesci che vivono soltanto in questo braccio di mare, definito “Paradiso dello zoologo”; – la rara fauna “abissale” spiaggiata che, probabilmente, contribuì a far nascere mostri mitologici; – una foresta sottomarina di Laminarie, alghe giganti alte sino a 10 metri, che vennero interpretate come i lunghi capelli delle sirene. Non sono stati dimenticati gli “scogli galleggianti” ricordati nell`Odissea, le impetuose correnti di marea, il gorgo di “Cariddi”, i fenomeni atmosferici inconsueti come la “Fata Morgana”, la “Contessa del vento”, i “Capelli della maga”. Particolare interesse suscita l`ampio ed originale apparato iconografico. Rare ed antiche immagini vengono proposte, comparate alla situazione attuale. Il tema “Fretum” è trattato nelle sue origini geotettoniche, per l`erosione, il ripascimento e gli impressionanti cambiamenti delle linee di riva. In definitiva, quasi una sorta di sintesi tra scienza e mito, nell`esame di tutti quei fenomeni che hanno caratterizzato e reso peculiare nei secoli la vita dello Stretto, costituendone meraviglia.

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