Questo nuovo lavoro di Marco Grassi pone l’attenzione su una delle figure più venerate per secoli a Messina: il benedettino San Placido che, secondo tradizione, subì nel 541 d. C. il martino in riva allo Stretto, per mano del pirata Mamucha. Dopo un approfondito escursus sulla vita, il martirio e il casuale rinvenimento delle sue reliquie, si prende in esame l’evoluzione della sua iconografia dando particolare attenzione alle opere pittoriche che dal XIII al XX secolo hanno segnato la storia di Messina. Da un probabile antenato di Antonello da Messina, per passare a Polidoro Caldara da Caravaggio, ad Alonzo Rodriguez o Giovan Battista Quagliata, fino ad arrivare ai recenti Salvatore De Pasquale, Adolfo Romano o Michele Amoroso, quasi tutti i maggiori pennelli operanti a Messina sono autori che testimoniano una devozione forte ed antica che andrebbe recuperata e valorizzata. Impreziosiscono questa pubblicazione la prefazione curata dal Nunzio Apostolico S.E. Rev.ma l’Arcivescovo Mons. Santo Rocco Gangemi e l’appendice, con novità documentarie, dello studioso Alessandro Fumia.
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