Nella tarda antichità la letteratura medica latina si va configurando sempre più come una letteratura di compilazione, traduzione ed esegesi di fonti greche. Questo orientamento prosegue nel Medioevo, quando l’interesse per il pensiero medico greco, oltre a sostanziare una produzione originale ed esegetica che assimila e reinterpreta fonti greche, dà origine a un vasto e ininterrotto movimento di traduzioni, realizzate sia su intermediari arabi sia direttamente sul greco. I saggi raccolti in questo volume esaminano da prospettive diverse (fonti, vocabolario, metodo di traduzione, tradizione manoscritta, constitutio textus, contesto storico) esempi di tale messe di materiali, ancora per molti aspetti inesplorata, restituendo tessere inedite di storia della cultura.

Con una prefazione di A.M. Urso e contributi di A. Ferraces Rodríguez, K.-D. Fischer, S. Fortuna, I. Garofalo, F. Giorgianni, I. Mazzini, N. Palmieri, Ma T. Santamaría Hernandez, J.C. Santos Paz, M.E. Vázquez Buján.

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