Con “Noi siam la giovinezza” inizia l`inno della Federazione Universitaria Cattolica Italiana e il libro di Nino Gigante che si propone di ricostruire la vita della Fuci a Messina dal 1927 al 1948.
Sono anni interessanti oltre che per il Paese anche per le vicende di Messina che vede un gruppo di giovani studenti intenti a testimoniare l`impegno evangelico nel mondo della cultura e a prendere coscienza della trasformazione della società in cui vivono. Così sono passati in rassegna oltre che le attività fucine anche gli avvenimenti centrali tra il fascismo, la guerra e il dopoguerra e appaiono protagonisti d`eccezione personaggi entrati nella Storia: da Giovan Battista Montini assistente nazionale della Fuci e futuro papa Paolo VI ad Aldo Moro presidente negli anni della guerra, a Giorgo La Pira consulente e maestro dei fucini messinesi negli anni del silenzio, all`arcivescovo Angelo Paino amico e difensore della Fuci.
E intorno si muovono figure di tanti giovani intellettuali, da Paolo Puglisi Allegra a Renzo Deodato, a Emanule Motta, a Franz Siracusano presidenti negli anni del silenzio e della guerra, a Carmelo Fortino e Michelangelo Trimarchi che saranno sindaci della città nel dopoguerra, a Renato Garrasi, Mario Samarelli, Adelio Romano, Santino Jannelli, Peppino Celi che andranno ad organizzare le associazioni di laici cattolici. E poi Attilio Salvatore, Francesco Degni, p. Salvatore Gallo, mons. Luigi Bensaia, p. Giuseppe D`Alia e tanti altri protagonisti in una città tra le due guerre alla ricerca di un suo ruolo e di una sua identità.

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